venerdì 31 dicembre 2010

10 cose da evitare, il decalogo del buon lanciatore


1. Concedere la base al primo in battuta
2. Permettere al battitore di arrivare al conto pieno partendo da 0 - 2
3. Prendere una battuta valida sul conteggio 0 - 2
4. Concedere due basi in una ripresa
5. Concedere una base con due out
6. Raggiungere il conteggio di 3 - 0 su qualsiasi battitore
7. Mostrare reazioni negative
8. Discutere una chiamata arbitrale
9. Non sapere chi copre la seconda sul doppio gioco
10. Non andare in copertura su una palla a terra battuta sul lato destro

Chris Sinacori Arizona State University

mercoledì 29 dicembre 2010

Storia di una partita "Imperfetta"

Con l'aiuto del Corriere della sera.it, raccontiamo una storia Perfetta di una partita imperfetta

Baseball USA, un errore dell'arbitro cancella la "partita perfetta"
Una svista ha negato al lanciatore dei Detroit l'impresa di aver eliminato tutti

Armando Galarraga, lanciatore dei Detroit Tigers, mercoledì 2 giugno era a un passo dalla Storia. Non è un modo di dire. Aveva già eliminato 26 battitori dei Cleveland Indians e, con due strikes in tasca, era arrivato all’ultimo lancio per il perfect game, la partita perfetta, quella in cui il pitcher elimina tutti senza subire battute valide, un evento verificatosi solo 20 volte in oltre 100 anni di storia della Major League e che sarebbe stato il primo nella storia delle Tigri, iniziata nel 1894. E il lancio aveva funzionato: sulla battuta di Jason Donald, Cabrera aveva raccolto palla e lanciato proprio su Gallaraga scattato in prima base a eliminare Donald, che infatti pareva essere arrivato in ritardo, out. Pareva. Perché incredibilmente l’arbitro Jim Joyce ha gridato “salvo!”, tra la disperazione di tutto lo stadio e pure di Donald, l’avversario. Significava infatti che il giocatore di Cleveland non era out ma restava in prima base è che il perfect game del povero Galarraga era svanito. Esploso sul più bello come il pallone di chewing gum di un bambino.

L'ERRORE - Poco dopo il replay delle tv avrebbe confermato che la decisione dell’arbitro era sbagliata, e non di poco. Un erroraccio, insomma, tanto più sorprendente perché arrivato da un professionista con 25 anni di carriera alle spalle. Più che un errore, insomma, si è trattato, come hanno detto in molti, della «più assurda ingiustizia nella storia del baseball».
Successo questo, sono accadute diverse cose interessanti, tutte molto americane e impensabili secondo il nostro modo di concepire lo sport.

LA REAZIONE - La prima è la reazione di Galarraga: poco dopo che Joyce gli aveva negato la gioia più grande della vita, quella per cui lui, lanciatore venezuelano di 28 anni mai stato fra i top del grande baseball, sarebbe entrato nella leggenda, Armando ha sorriso. Avete capito bene: sorriso. Nessuna polemica. Nessun teatro. Nessuna testata all’arbitro e, incredibilmente, neanche uno sputo. Solo un sorriso a metà fra “Ehi sei sicuro?” e “Non ci credo”. Infuriati invece erano il suo manager, Jim Leyland, e i tifosi del Comerica Park. Tra Leyland e l’arbitro c’è stato un scontro verbale duro ma civile, poi la faccenda è finita lì. I tifosi si sono limitati a dei “booo”. Nessun motorino è volato in campo. Nessun ultrà dei Tigers (che poi non esistono) ha accoltellato nessuno. La partita è proseguita con Gallaraga che ha eliminato il successivo battitore e i Tigers che hanno vinto 3-0, peraltro senza alcuna esultanza. Nelle interviste post-partita, poi, Galarraga ha semplicemente detto di non essere del tutto sicuro della decisione, ma di essere comunque fiero della propria partita. Quanto a Joyce, “andrò a dirgli di non preoccuparsi, capita di sbagliare nella vita”.

L'AMMISSIONE - La seconda cosa è che, visto il replay, l’arbitro ha riconosciuto pubblicamente il proprio errore, sia dopo il match che nelle trasmissioni del giorno dopo. Non è una novità in America, dove chi sbaglia è più abituato ad ammetterlo di quanto accada qui. «Sì, gli ho tolto un perfect game - ha detto l’arbitro disperato – eppure ero perfettamente cosciente dell’importanza del momento prima del lancio. Ho il morale sotto i tacchi». E la consapevolezza che la sua vita sarà per sempre marchiata da questo sbaglio.

LA RICHIESTA - La terza cosa è che presso tifosi e media si è subito scatenata la richiesta di “maggiore moviola in campo”. Questo accade anche da noi, ma là la situazione è ben diversa perché il baseball utilizza già la moviola durante i match, anche se solo per i casi di fuoricampo controversi. Il commissioner della Mlb, Bud Selig (mai stato un grande sostenitore della moviola in campo) ha escluso di poter intervenire per modificare l’esito del match ma, con una prontezza e una disponibilità che Sepp Blatter e Michel Platini si sognano, ha dichiarato: «Dobbiamo sicuramente migliorare il nostro sistema di utilizzo dei replay durante il match. Certi errori possono capitare, ma vanno limitati». Lì, insomma, nessuno si sogna di dire che l’imperfezione è il “bello” del baseball. Casomai è “parte” del baseball e, dove si può, va limitata. Un concetto agli antipodi di quello esposto, con arroganza e cinico interesse (“Così si parla di più del calcio…”) da Blatter dopo il clamoroso fallo di mano di Henry che ha qualificato al Mondiale 2010 la Francia a danno dell’Irlanda di Trapattoni.

L'INSEGNAMENTO - La quarta e ultima cosa - la più commovente e istruttiva per noi che invece siamo ancora disposti a picchiarci per il gol annullato a Turone nel Paleolitico o il fallo di Iuliano su Ronaldo nel Medioevo, invocando complotti, furti e venti del Nord o del Sud a seconda della convenienza - è stato l’incontro il giorno dopo, dei due protagonisti sul luogo del delitto (nel baseball Usa si gioca tutti i giorni e la stessa partita si replica per più giorni di fila). L’arbitro è entrato in campo fra gli applausi dello stadio, trattenendo a stento le lacrime. Galarraga si è avvicinato per la rituale consegna delle formazioni agli arbitri e gli ha stretto la mano, Joyce gli ha dato una pacca sulla spalla e Gallaraga è tornato in panchina. Con una Chevrolet in più (gliel’ha regalata comunque la General Motors per la sua impresa “imperfetta”) e con la morte nel cuore, ma pure con chiaro in testa il senso della convivenza sportiva e forse della vita: di perfetto può esistere un match, non certo un uomo.

Il Baseball per me

Il non aspettarsi di battere valido ad ogni turno di battuta, cio che desidero è una media alta, non tanto per te atleta, quanto per la tua squadra, questo è baseball..... la solidarietà che nello sport deve rivivere nella vita di tutti i giorni.
Gianni

Charlie Brown- Lucy e Il Baseball



Non solo libri e film .... ma anche fumetti ...
Charles "Charlie" Brown è il personaggio principale della striscia a fumetti Peanuts di Charles M. Schulz.

martedì 28 dicembre 2010

Gioco a baseball ... guardo un film

Major league - La grande sfida
Terzo e sconosciuto capitolo della "saga", che almeno prima poteva contare su Sheen e Berenger

regia di John Warren

l'unico attore forse un pò conosciuto è Scott Bakula (forse qualcuno se lo ricorda nel telefim "In viaggio nel tempo")
La trama: Gus Cantrell, giocatore di baseball alla fine della carriera, viene chiamato dal suo amico Roger, presidente della squadra dei Minnesota Twins, per allenare una squadra scalcinata della Carolina del Sud, i Buzz. Gus accetta e con la forza della disperazione riesce a trasformare un gruppo di giocatori goffi e pasticcioni in una squadra vera. 
Divertente spaccato della Minor League, ci sono una serie di personaggi stereotipati, ma sopratutto tutto il film punta e sottolinea come il baseball sia uno sport di squadra, e come lo spirito di squadra sia la base del baseball.

lunedì 27 dicembre 2010

Il Baseball lo sport piu popolare del mondo


Nel sito del corriere della Sera nel giorno di Natale Beppe Severgnini, parla di noi.

domenica 26 dicembre 2010

Torneo Cadetti Rovigo 2010

sabato 25 dicembre 2010

Stage di Battuta

Il Responsabile Tecnico Stefano Servidei sta organizzato, con la collaborazione dello Staff Tecnico del Settore Giovanile del Parma Baseball, uno Stage di Battuta  per domenica 9 Gennaio 2011, presso lo stadio Massera di Via Parigi a Parma.
Allo stage parteciperanno gli Atleti della categoria Allievi-Cadetti-U21
I convocati sono:
Luca Servidei
Lorenzo Silvestri
Andrea Bonetti
Mirko Sabbadini
Luca Tesselli
Johnny Moliero
Francesco Fabbri
Edoardo Coveri
Davide Meriggi
Nicolò Minghelli
Giovanni Alessio Vernì

Verranno approfonditi i seguenti argomenti :
  • l'uso delle gambe 
  • il percorso delle mani nello swig

giovedì 23 dicembre 2010

Il Baseball per me

Il baseball mi piace perchè è un gioco di squadra e così succede che quando batto un fuori campo i miei compagni mi vengono incontro e mi fanno i complimenti, e questo mi rende molto felice.
Il mio ruolo preferito è il Lanciatore. Al torneo di Pesaro, quando avevo 9 anni, ho vinto il Premio come Miglior Lanciatore, è stata una vera soddisfazione.
Del giocare a baseball mi piace moltissimo andare in giro per l'Italia a fare i tornei, perchè dormo in tenda con i miei compagni.

Marco Servidei

mercoledì 22 dicembre 2010

Il Baseball per me

Il baseball si gioca d’estate…. e alla fine di ogni allenamento o partita, non so se ho più fame o sete. Chiedo, ogni volta, a mia madre di fermarsi alla gelateria che c’è sulla strada di casa, per il mio milk shake all’yogurt.
Mentre lo bevo, chiudo gli occhi e m’immagino tracannare quella bevanda alla fine di una importante  partita, mi vedo a dire una telecamera “ecco cosa beve un giocatore di baseball” attorniato da fan in delirio.
Tante volte poi, apro gli occhi, e continuo a fantasticare su partite che racconto per filo e per segno a mia madre …. i lanci che ricevo, le basi che rubo,  azioni al cardiopalma che scaturiscono da una mia battuta, inutile dire che sono sempre il fulcro di ogni azione.
Ormai il mio milk shake è diventato un appuntamento fisso dopo ogni partita o allenamento, a volte costringo mia madre a fare perfino il giro della città, estate e inverno mi fermo alla gelateria, due chiacchiere con il padrone, il solito sogno di pubblicizzare la mia gelateria preferita,  spiegare, magari per l’ennesima volta, a mia madre una situazione di gioco o rivivere una azione della partita appena conclusa …. Anche questo in fondo è per me il baseball
Luca Tesselli

lunedì 20 dicembre 2010

Il Baseball per me

Il baseball per me è emozione e divertimento ma soprattutto la gioia di stare con i miei amici, Lorenzo, Marco e tanti altri. Ai tornei ci spatacchiamo e vinciamo anche!!!  Non  è invece molto simpatico quando qualcuno si arrende; quando durante una partita sempre "qualcuno" si stende per terra come per dire " alzo bandiera bianca   mi arrendo".
Mentre è emozionante  quando sono a lanciare basi piene ... siamo in vantaggio di un solo punto e sai che se fai strike vinci...la tensione sale alle stelle ...e poi STRIKE... e HAI VINTO!!!!!
Peccato che non mi sia mai successo....per ora è solo un sogno!
Avete mai giocato di notte sotto i riflettori? Quella si che è un enorme emozione. Ai tornei di notte: non crediate sia facile con i bambini che non riescono a stare senza la mamma e non dormi quando ti rubano qualcosa (o la perdi!!!) perché succede veramente...non è molto facile dirlo poi alla mamma e al papà ...però dopo sanno che non volevi e che non l'hai fatto apposta, perciò ti perdonano.

Jacopo Foli ___________________________________________________________________________
Con questo primo post di Jacopo diamo il via ad una nuova rubrica.... e aspettiamo di leggere anche i post dei genitori, degli altri atleti, degli allenatori ....


sabato 18 dicembre 2010

Gioco a Baseball ... leggo un libro ... no guardo un film

Questa settimana presentiamo un libro dal quale è stato tratto un bellissimo film con Kevin Costner

partiamo dal libro
 William Patrick Kinsella " Shoeless Joe" 66thand2nd
"Ma era proprio una voce quella che aveva sentito?  O era qualcosa dentro di me ad aver pronunciato una frase che non avevo sentito con le orecchie ma con il cuore? Perchè avrei dovuto obbedire a quell'ordine? Mentre me lo chiedevo, conoscevo già la risposta. Ecco gli amori della mia vita: Annie, Karin l'Iowa e il Baseball. Il grande dio Baseball" 
...Se lo costruisci lui verrà. Sulla scia di questa voce misteriosa, Ray  Kinsella inizia un viaggio attraverso l'America in compagnia dello scrittore J.D. Salinger. Insieme realizzeranno il campo dei sogni.

William Patrick Kinsella, canadese è noto (in America) per i Suoi romanzi sul baseball e i numerosi racconti.

Il film 
"L'uomo dei sogni"
nel cast insieme a Kevin Costner troviamo  Ray Liotta proprio nel ruolo di Shoeless Joe, e da annotare per i cinefili, che questo film è stata l'ultima interpretazione di Burt Lancaster. Il film ha avuto 3 nomination agli Oscar del 1990 come miglior film, migliore sceneggiatura non originale e miglior colonna sonora.
Lo spunto narrativo è stato lo scandalo scommesse che nel 1919 costò la squalifica a otto giocatori dei White Sox. 

Film di grandi emozioni e molto intenso e coinvolgente, da vedere ....assolutamente
Sempre per i cinefili Kevin Costner, grande appassionato di baseball ha interpretato diversi film su questo sport, e sullo scandalo dei White Sox è stato fatto un altro film "Otto uomini fuori" con, tra gli altri, John Cusack e Charlie Sheen, anche lui uno stakanovista dei film sul baseball .... ma ne parleremo ancora
elena

giovedì 16 dicembre 2010

sabato 11 dicembre 2010

Disney's (1942) How to Play Baseball

giovedì 9 dicembre 2010

Gioco a Baseball ... guardo un Film

Oggi vi presento un film “cult” per i ragazzi sul baseball

MAJOR LEAGUE
La squadra più scassata della lega

“La squadra degli “Indians” di Cleveland sta per iniziare un nuovo campionato ma, dopo la morte del proprietario, trovandosi in un dissesto finanziario, è minacciata da un grave pericolo. La vedova Rachel Phelps, infatti, desidera solo che la squadra termini all’ultimo posto in modo da poter trasferire l’equipe a Miami. Per questo la rosa affidata all’allenatore Lou viene composta da ex giocatori e giovani di scarsa esperienza. Dopo una partenza disastrosa , però gli indians, venuti a conoscenza delle intenzioni della vedova, danno fondo a tutte le loro risorse………………….

Risate e baseball, un bel film che vi consiglio per i ragazzi.
Gianni

L'idea di Gianni e la mia (Elena) è quella di creare una biblioteca/videoteca virtuale su questo stupendo sport, cercando di coinvolgere sempre di più i genitori di tutti i nostri piccoli grandi atleti! 
Come si dice….facciamo squadra!!!

martedì 7 dicembre 2010

Gioco a baseball ... leggo un libro

Questa piccola rubrica vuole segnalare i libri che hanno raccontato il mondo del baseball in tutte le sue sfacettature.....
Il primo che presentiamo è

Michael Shaara “La partita perfetta”

«Adesso un lungo tragitto fino alla panchina. La folla si era zittita, lo stava guardando: si sentiva gli occhi di tutti puntati addosso. Un altro e via. L’ultimo inning. L’ultima giornata»

Nel giro di ventiquattro ore, il campione di baseball Billy Chapel scopre che la sua squadra ha deciso di venderlo e che la fidanzata ha scelto di sposare un altro uomo. In campo Billy rivive a ogni lancio i momenti decisivi della sua vita e riesce a realizzare il sogno di ogni giocatore: lanciare la partita perfetta.

Michael Shaara (1928 -1988), americano ha vinto il premio Pulitzer nel 1975.
Elena